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Queen at The Opera

Queen at The Opera, lo spettacolo rock-sinfonico basato sulle musiche dei Queen, torna nei più importanti teatri d’Italia. Sul palco oltre 40 musicisti, le grandi voci di LUCA MARCONI, VALENTINA FERRARI, ALESSANDRO MARCHI, LUANA FRACCALVIERI e il soprano operistico GIADA SABELLICO.

 

Prodotto da DuncanEventi, Queen At The Opera nasce da un’idea del produttore musicale e direttore artistico Simone Scorcelletti e, sin dal suo debutto nel 2015, ha collezionato standing ovation e dischi sold out in Italia e in Europa.

 

Classici indimenticabili e intramontabili come We Are The Champions, Bohemian Rhapsody, We Will Rock You, The Show Must Go On, Radio Ga Ga, Another One Bites The Dust saranno i protagonisti assoluti dello show diretto dal Piero Gallo, in cui il pubblico diventerà parte integrante di un’esperienza unica.

 

Uno spettacolo di rilievo artistico e culturale che rende omaggio alla band londinese che ha fatto la storia, dove la musica sinfonica e il rock si incontrano, la delicatezza degli archi con i riff della chitarra elettrica. A dare ancora più pathos alla scena un suggestivo spettacolo visivo, che saprà emozionare e coinvolgere pienamente il pubblico.

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We Will Rock You

Dopo lo straordinario successo di pubblico e critica delle precedenti edizioni, nel 2023 WE WILL ROCK YOU, lo spettacolo musicale scritto da Ben Elton insieme a Roger Taylor e Brian May, è tornato nelle principali città italiane con un nuovo show e un nuovo cast, infiammando intere platee al ritmo dei più grandi successi dei Queen, suonati rigorosamente dal vivo e cantati in lingua originale.

 

 

Il tour dello spettacolo prodotto dalla Barley Arts di Claudio Trotta e per la regia di Michaela Berlini, è ancora in corso e già, a grande richiesta, la produzione è lieta di annunciare il ritorno a Milano nel 2024, dall’1 all’11 febbraio al Teatro Nazionale, con la promessa di trascinare ancora una volta il pubblico, tra emozioni e risate, in questa straordinaria storia d’amore per la Musica e la Libertà, nel racconto della Speranza per un futuro migliore, dell’impegno e sacrificio necessari per cambiare un destino che sembra già scritto, del potere salvifico del Rock and Roll e del diritto di poter esprimere sé stessi.

Sito Dark

The Dark Side of the Moon 50°

 The Dark Side of the Moon 50°

 

Il capolavoro dei Pink Floyd live nel 50° anniversario

 

con Pietro Bombardelli (voce) / Antoni Mariano e Fabio Malavolta (chitarre) / Simone Mauro Ghilardi (tastiere) / Matteo Rampoldi (batteria)
Michele Bressan (basso) / Filippo Cadringher (sax) / Sara Cosco, Lorenza Guatteri, Lara Mandelli (cori)
e con Matteo Pisu nel ruolo del ‘lunatico’

 

regia Marco Rampoldi

 

produzione RaRa in collaborazione con Nidodiragno/CMC

 

Per festeggiare il mezzo secolo di vita di The dark side of the Moon, il disco che ha consacrato i Pink Floyd come una delle band più importanti del pianeta, un gruppo di giovani musicisti ripropone il capolavoro, con assoluto rispetto, senza cadere nella logica della tribute band.

 

Gli arrangiamenti partono da un’attenta analisi di tutte le esecuzioni che i Floyd hanno dato dei pezzi nel corso degli anni, per giungere a una riproposizione critica che punta a esaltare al meglio le caratteristiche e la modernità di ogni brano.

 

Un raffinato uso di proiezioni, in un gioco grafico evocativo e con l’utilizzo di filmati originali, include la traduzione, in italiano, dei testi delle canzoni.

 

L’elemento caratterizzante del lavoro è la presenza di un attore che, muovendosi fra la platea e il palcoscenico, interpreta le parole dei personaggi intervistati dalla band (in particolare i tecnici) sui temi dell’album, venendo così a incarnare la figura del ‘lunatico’ – sintesi contemporanea del ‘coro’ classico, emblema delle alienazioni della vita moderna su cui il disco è incentrato.

 

The dark side of the Moon 50 non è un semplice concerto, ma uno spettacolo teatrale e musicale completo, che può permettere a chi non conosce questo capolavoro di scoprirne la grandezza e a chi lo ha amato, fin dalla sua pubblicazione, di apprezzare nuovi risvolti, attraverso l’organicità della creazione narrativa dello show.

 

A concludere la serata, la band ripropone una selezione di alcune altre irrinunciabili pietre miliari della carriera dei Pink Floyd.

 

Il 1973 è uno degli anni più importanti di tutta la storia del rock.  I Beatles hanno chiuso da tre anni il loro percorso, ma si stanno già affermando i nuovi protagonisti della scena musicale: esce il primo album di Bruce Springsteen, David Bowie pubblica Aladdin Sane, The Who Quadrophenia, i Genesis Selling England by the Pound…

 

 

Soprattutto, il primo marzo in America e il 23 in Europa, i Pink Floyd pubblicano The dark side of the Moon.

 

Le musiche sono di una bellezza folgorante: semplici, ma raffinatissime. I brani entrano, immediatamente, nella storia del rock.

 

I testi, scritti per la prima volta dal solo Roger Waters, ruotano su un unico tema centrale: le alienazioni che l’uomo moderno si trova a subire e come, queste, lo possano far sprofondare nella follia, spingerlo verso il ‘lato oscuro della luna’.

 

Il disco ha un successo inaudito: rimane per 14 anni nella top 200 di Billboard, divenendo il terzo album più venduto della storia. Ancora oggi risulta uno dei vinili più venduti ogni settimana.

 

 

 

 

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BEPPE GRILLO – Io sono il peggiore

BEPPE GRILLO

 

IO SONO IL PEGGIORE

 

 

Lo spettacolo delle rivelazioni!

 

Dopo un lungo periodo di silenzio, Grillo ritorna a teatro con “IO SONO IL PEGGIORE”, lo spettacolo delle rivelazioni, dove tutti sono coinvolti e nessuno è escluso .

 

Dalla religione alle silenziose guerre economiche, passando per il metaverso, fino al lato oscuro dell’ambientalismo.

 

Il grande ritorno sulle scene del comico italiano più spiazzante, caustico e odiato di tutti i tempi, come non lo avete mai visto.

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50 YEARS – MUMMENSCHANZ

Sin dalla sua fondazione nel 1972 a Parigi, MUMMENSCHANZ sorprende la scena teatrale e il pubblico di tutto il mondo, rivelandosi il simbolo per eccellenza della commedia contemporanea
delle maschere.

 

Senza l’uso della parola, della musica né della scenografia, i tre fondatori Floriana Frassetto, Andres Bossard e Bernie Schürch hanno conquistato il mondo intero con le loro storie esclusivamente visive. Avvalendosi solo dei loro corpi, delle loro maschere inventate, delle loro visioni e dell’uso sapiente dello spazio nero come in una sorta di scatola magica, hanno dato vita a una nuova dimensione dell’arte di fare teatro.

 

Le tecniche di realizzazione delle maschere, la recitazione, il costante lavoro di ricerca di un linguaggio universale, hanno portato la compagnia in questi anni a superare ogni barriera
geografica, linguistica e culturale, confermandosi a tutt’oggi come una delle compagnie più famose al mondo, lodata dalla critica e amata dal pubblico di ogni generazione. Il vasto repertorio
acquisito, costituito da oltre 100 numeri, ha permesso negli anni la realizzazione di numerosi spettacoli d’indiscusso successo come: NEXT, PARADE, 3X11, 40 YEARS, YOU&ME.

 

Con la morte di Andres Bossard nel 1992 e il ritiro dalle scene di Bernie Schürch nel 2012, Floriana Frassetto è rimasta il motore artistico del prestigioso ensemble ed oggi con “50 YEARS” celebra l’anniversario della nascita di MUMMENSCHANZ. In «50 Years» il pubblico verrà giocosamente preso per mano e accompagnato in un viaggio fantastico e poetico attraverso gli sketch più amati della storia della compagnia. Prenderanno vita sul palco, grazie alla maestria e all’ironia dei cinque attori, personaggi leggendari come: le maschere d’argilla, i volti realizzati con rotoli di carta igienica, non mancheranno i fragili giganti d’aria, l’uomo tubo e altre forme grottesche.

 

Ma «50 Years» non sarà solo memoria, porterà in scena anche numeri inediti popolati da forme estrose e personaggi bizzarri nel tipico stile MUMMENSCHANZ. Un programma senza parole né musica. Un itinerario fantastico e poetico che non ha bisogno di sottotitoli.

 

«50 Years» è un’appassionante avventura magica e familiare in un mondo senza confini, frutto della genialità e dell’inventiva. Anche dopo 50 anni di successi, Floriana Frassetto, la “Poetessa
del Silenzio”, con i suoi “Musicisti”, non si ferma e continua a sorprendere con la stessa tenacia e curiosità del primo giorno riscoprendo gli oggetti della quotidianità da prospettive
inaspettate e infondendo loro nuova vita. Con «50 Years», MUMMENSCHANZ non presenta solo una retrospettiva dei propri successi, ma si accinge anche a scrivere un nuovo capitolo della propria storia in quella lingua inimitabile e non verbale che la caratterizza.

 

Un racconto giocoso e interattivo, un programma poetico rivolto a tutte le generazioni, a tutte le età, nella ricerca di quel mondo bambino che è nel profondo di ognuno di noi.
Nel sorprendente viaggio nel mondo di MUMMENSCHANZ il gioco, il divertimento, la dolcezza e soprattutto la fantasia sono i veri protagonisti.

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VLAD DRACULA il musical

Chi non conosce Dracula, diabolico vampiro nato dalla penna di Bram Stoker nel 1897?  Protagonista indiscusso della letteratura inglese di fine ottocento, ispirato alla storica figura del Principe di Valacchia Vlad III e dotato di grande fascino, Dracula non solo rappresenta il vampiro per antonomasia ma è anche una delle maggiori incarnazioni del male: attrae e terrorizza, seduce e uccide.

 

Protagonista di una serie infinita di adattamenti teatrali e cinematografici e fonte inesauribile di ulteriori opere letterarie, che l’hanno reso celebre in tutto il mondo e immortale, proprio come il suo personaggio.

Vlad Dracula” nasce dalla volontà di Ario Avecone (“Murder Ballad”, “Amalfi 839AD”, “Rebellion”, “That’s Amore!”), regista e autore del libretto e di parte delle musiche, di voler innovare l’iconico racconto di Bram Stoker e di volergli offrire una nuova prospettiva.

 

Il  regista, da sempre attento a ricercare nuove forme di linguaggio teatrale, si avvale della collaborazione del Maestro Simone Martino (“Roma Opera Musical”, “Beatrice Cenci”, “Canto di Natale”, “S.Michele l’Angelo dell’Apocalisse”, “La Sirenetta”) autore di parte delle canzoni originali e di Manuela Scotto Pagliara per la parte letteraria e alcune canzoni originali.

 

La colonna sonora in stile hollywoodiano, strizza l’occhio ai grandi compositori da film. Le canzoni originali attraversano con eleganza tanti generi musicali, dal pop al rock, alla modern ballad, senza mai perdersi in inutili virtuosismi e lasciando che, insieme alle musiche, siano sempre funzionali alla storia.

 

L’allestimento scenico curato da Michele Lubrano Lavadera e da Ario Avecone e l’uso delle luci di Alessandro Caso sono in stile post-industriale ed evocano da un lato i miti della filmografia, come Mad Max, dall’altro pellicole più recenti come lo Sherlock Holmes di Guy Ritchie o Crimson Peak.

 

La cura degli abiti e dei dettagli, ideati da Myriam Somma, sono il frutto di una ricerca personale e innovativa, basata sull’epoca vittoriana ma contaminati con tessuti e materiali tecnologici avanzati.

 

L’opera è ambientata in un mondo steampunk di fine 800, all’alba dello sviluppo industriale moderno e dello sfruttamento delle nuove risorse energetiche. Nel momento esatto in cui per l’uomo ha avuto inizio un pericoloso conto alla rovescia che porta fino ai giorni nostri. Lo spettacolo vuole essere anche un modo per sensibilizzare gli spettatori, rendendoli consapevoli che il tempo a disposizione è sempre meno. In questa corsa contro il tempo, anche un personaggio immortale come Dracula, diventa vulnerabile e si trova per la prima volta a condividere un problema con il genere umano.

 

Tutto lo spettacolo è un viaggio, oltre lo spazio e il tempo, nel dualismo dell’animo umano: bene e male, vita e morte, scienza e mistero. In una storia dove amore, passione e musica veicolano le emozioni degli spettatori. Ma chi è realmente Dracula? Chi rappresenta il bene e chi il male? Siamo davvero sicuri delle nostre certezze?

 

SINOSSI

 

Una strana nebbia opprime un piccolo paese a nord dell’Inghilterra, in una coltre densa fatta di paura, inspiegabili morti e sparizioni. Il Prof Van Helsing (interpretato da Christian Ginepro – “Charlie e la fabbrica di cioccolato”, “Cabaret”, “A qualcuno piace caldo”, “Rocco Schiavone”), alchimista fiero e razionale, cerca una spiegazione logica per dare un senso a tutti questi misteri.

 

Sotto osservazione è il paese di Whitby, in cui si trova la Carfax, divenuta dimora del misterioso magnate straniero, il Conte Vlad Tepes (interpretato da Giorgio Adamo – “Jesus Christ Superstar”, “We Will Rock You”, “Siddharta”).

 

Personaggio schivo e irascibile, principe del male, è ossessionato dalla perdita della sua prima moglie, Elizabeth. Obbligato all’eternità, si serve di altre donne per colmare quel vuoto, destinando la loro esistenza però ad una vita dannata e senza amore. Fin quando casualmente rivede in Mina Murray (interpretata da Arianna Bergamaschi – “La Bella e la Bestia”, “Pinocchio”, “Il Mago di Oz”, “Murder Ballad”), la reincarnazione della sua amata Elizabeth.

 

A Vlad si accompagna la figura della Contessa Justina, interpretata da Chiara Vergassola, un nuovo talento del musical italiano. Justina è un personaggio non presente nel racconto di Stoker. Apre e chiude lo spettacolo ed è l’ultima delle spose dimenticate nel tempo da Vlad. È un personaggio dalle mille sfaccettature e Il suo amore non corrisposto alimenta la sete di vendetta verso il Conte. Justina incontra il giovane giornalista Jonathan Harker, interpretato da Marco Stabile (“Kinky Boots”, “Jersey Boys”, “Dirty Dancing”, “Grease”, “Colorado”, “Domenica In”), che per brama di successo rischia di rovinare il rapporto con sua moglie Mina Murray. L’ambizioso giornalista d’assalto, giunge alla dimora di Vlad Tapes, deciso ad occuparsi del più grande scoop giornalistico della sua carriera, ma sparisce nel nulla e sulla sua scomparsa indagano il Dottor John Seward (interpretato da Paolo Gatti – “Un Medico in Famiglia 6”, “I Cesaroni 4”, “Siddharta”, “Canto di Natale”), e il suo collaboratore Strattford, (interpretato da Jacopo Siccardi – “Hair”, “A Christmas Carol”, “Murder Ballad”, “Amalfi 839AD”).

 

La storia ci porta a conoscere anche il visionario inventore Renfield (interpretato da Antonio Melissa – “La Divina Commedia”, “Uomo tra gli uomini”, “Rosso Napoletano”, “Actor Dei”), un uomo che per raggiungere i suoi sogni professionali di scienziato si allontana dalla figlia Lucy Westenra, (interpretata da Valentina Naselli – “Jesus Christ Superstar”, “Mamma Mia”, “Sister Act”, “Murder Ballad”) e per questo cade nella solitudine e nella depressione. Un uomo dalla doppia personalità, la cui anima oscura, ombra ed ispirazione, è interpretata da Dario Guidi (Gigi Proietti Globe Theatre, “Actor Dei”, “X Factor Italia”, “Smack il Musical”).

 

L’opera piacerà sicuramente agli appassionati del gotico, ma ammicca anche agli amanti del thriller, che pian piano si troveranno coinvolti in un intrigo ricco di suspense, dove il tempo gioca un ruolo fondamentale.

 

NOTE DI REGIA

 

“Sono sempre stato affascinato dalla letteratura gotica di fine ottocento e un amante degli autori che in quegli anni scrivevano di misteri, amore non corrisposto e morte. Sono anche un grande appassionato di cinema e di registi come Tim Burton, Guillermo del Toro e Christopher Nolan. Le atmosfere tetre e malinconiche di queste opere mi hanno spinto a mettere in scena una nuova storia, un nuovo racconto tratto dal noto romanzo epistolare di Bram Stoker. Dalla ricerca letteraria è nata l’ispirazione per creare e  raccontare una nuova storia sul vampiro più famoso del mondo: rivisitata, attualizzata e resa in forma di musical. Quello che raccontiamo nasce dall’inquietudine, dalla rabbia e dalla solitudine che l’animo umano può provare in un tempo così complesso come quello che stiamo attraversando. Alla base di quei romanzi e quindi anche della nostra storia c’è sempre l’eterno dualismo tra il bene e il male, che è l’anima della riscrittura del testo e della regia di Vlad Dracula, dove ogni personaggio è stato curato nei minimi particolari sia da me che da Manuela Scotto Pagliara, co-autrice del testo. Le anime dei personaggi si rivelano spesso tormentate, ambigue, pur presentando una loro fragilità di base.  Su questo si gioca il grande scontro tra luce ed ombra, dove l’alchimia, la scienza e soprattutto l’amore e la passione sono i veri protagonisti.

 

 

Un altro grande tema che ho voluto affrontare è il rapporto tra l’uomo e il tempo. La sua relatività e variabilità, che rende ognuno di noi capace di allargare i momenti belli e stringere quelli brutti, e viceversa. Un modo per esorcizzare forse l’impossibilità che abbiamo di rallentarlo davvero.

 

 

La mia speranza non è tanto di fornire risposte, ma piuttosto di far emergere domande tra gli spettatori. Il modo migliore per rendere un’opera contemporanea allo stesso tempo spunto di riflessione, ma anche momento di divertimento e di puro intrattenimento”.

Ario Avecone

Taxi A Due Piazze 250x300

Barbara D’Urso in Taxi a due Piazze

Da quando è stata rappresentata in tutto il mondo fin dal 1984, anno d’esordio di Taxi a due piazze di Ray Cooney, una versione tutta al femminile non c’era mai stata. La commedia che in Italia è tra le più rappresentate, con un’edizione storica della ditta Dorelli Quattrini Brochard e Panelli è un evergreen per il pubblico che conosce molto bene le vicende tragicomiche del tassista bigamo che deve tenere nascosto il suo segreto prima che sia troppo tardi.

 

Abbiamo chiesto quindi al suo autore Ray Cooney di rinnovare la commedia con una versione rovesciata al femminile aggiornata ai nostri tempi con tutti i riferimenti del caso. Ed ecco che per la prima volta in esclusiva mondiale ( perché debutta come primizia in Italia prima di approdare nelle varie versioni europee) Taxi a due piazze versione femminile si affaccia nel mercato italiano sotto l’esperta mano di Chiara Noschese con un cast di tutto rispetto guidato da Barbara d’Urso nei panni della tassista -protagonista che per mantenere il segreto della sua bigamia deve districarsi tra un marito a piazza risorgimento e un altro a piazza Irnerio, aiutata solo dalla sua amica che ben conosce la sua doppia vita, interpretata da Rosalia Porcaro.

 

Questa versione che rispolvera un grande classico della commedia leggera dandogli una nuova veste completamente rinnovata dal suo autore originale nei dialoghi e nei contenuti, ben restituiti dall’adattamento italiano di Gianluca Ramazzotti, siamo certi che soddisferà il pubblico con un titolo di grande impatto e una commedia che non smetterà mai di divertire anche in quota tutta rosa.